Tardiva diagnosi di un tumore: tutte le conseguenze

In un’epoca come la nostra, in cui la tecnologia e l’accesso alle informazioni permettono di prevenire le malattie, per fortuna è sempre più facile diagnosticare tempestivamente tutte le patologie e tutte le malattie. A volte, però, i segnali della malattia sono trascurati o ignorati, finendo così ad arrivare ad una diagnosi tardiva.

Questa sorte, spesso, può capitare anche ai tumori: in questi casi, quando la diagnosi arriva troppo tardi, il risultato può essere devastante diversi vari punti di vista. Infatti, un ritardo nell’accertamento del tumore ovviamente significa che si avrà meno tempo a disposizione per curarlo e per affrontarne gli effetti collaterali; spesso comporta anche conseguenze legali importantissime a favore di chi ha dovuto subirne tutti gli effetti nocivi senza poter contare su adeguata assistenza medica (motivo per il quale è possibile richiedere danni per malasanità).

In questo articolo, quindi, esamineremo da vicino la problematica della diagnosi tardiva di un tumore e le sue implicazioni su diversi piani.

Diagnosi tardiva e mortalità per tumore

La diagnosi tardiva di un tumore è spesso associata a maggiori possibilità di mortalità. I tassi di mortalità correlata al tumore sono sempre in costante aumento a causa di diversi fattori, tra cui l’età della popolazione in generale, la maggiore diffusione di malattie croniche e la mancanza di sistemi sanitari efficienti per la popolazione generale; inoltre, la diagnosi tardiva del tumore può contribuire anche all’aumento dei tassi di mortalità correlati proprio al tumore.

Uno studio del 2017 condotto in Svezia ha esaminato come il ritardo nella diagnosi del tumore può contribuire ai tassi di mortalità correlati al tumore: questo studio ha esaminato più di 30000 casi diagnosticati negli ultimi dieci anni e ha concluso che ogni mese di ritardo nella diagnosi del tumore ha aumentato le possibilità di mortalità del 4%. Al contrario, un altro studio condotto nel Regno Unito nel 2016 ha concluso che la diagnosi precoce del tumore può ridurre fino al 50% la mortalità correlata al tumore.

Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) afferma che i tassi di sopravvivenza sono più alti quando il tumore viene diagnosticato precocemente: più in particolare, secondo l’OMS, i tassi di sopravvivenza sono migliori quando il tumore viene diagnosticato entro i primi sei mesi dopo l’insorgenza dei sintomi. Pertanto, è fondamentale che le persone si informino sugli screening disponibili e si sottopongano regolarmente ad essi, in modo da individuare precocemente eventuali segnali di malattia e per ridurre le possibilità di una diagnosi tardiva e le conseguenti complicazioni.

Diagnosi tardiva e conseguenze legali

La diagnosi tardiva di un tumore può portare a conseguenze legali: queste conseguenze possono essere sia economiche sia legate a eventuali responsabilità penali che possono derivare dalla mancata diagnosi tempestiva.

Per quanto riguarda le conseguenze economiche, generalmente si discute sulla possibilità di intraprendere un’azione legale nei confronti del medico curante, per risarcire eventuali danni economici subiti a causa della diagnosi tardiva. In alcuni casi, è possibile ottenere dal medico un risarcimento finanziario nella forma di una somma di denaro o un indennizzo. Naturalmente, sarà un giudice a determinare se il risarcimento sarà necessario o meno.

In aggiunta alle conseguenze economiche, la diagnosi tardiva può anche comportare conseguenze penali per i medici. A seconda di molte variabili, come ad esempio la gravità del danno causato dalla diagnosi tardiva e la negligenza dimostrata dal medico, un’azione legale può essere intrapresa nei confronti del medico. Inoltre, un’azione penale può anche essere presa contro l’ospedale o la struttura sanitaria dove è avvenuta la diagnosi, qualora il medico abbia agito in maniera negligente. Di solito queste azioni legali portano all’avvio di processi giudiziari che implicano l’accertamento di eventuali responsabilità e l’emissione di sentenze in grado di riconoscere eventuali danni alla salute causati dalla diagnosi tardiva.